domenica 29 settembre 2013

Nuova vita

Si era da sempre considerato un perdente. Fin dalla scuola d’infanzia si rifugiava nel pianto per qualsiasi difficoltà anche minima; poi alla scuola primaria l’assunzione di piccole responsabilità ed il dover apprendere e confrontarsi con gli altri, avevano decisamente minato la sua autostima. Non che qualcuno glielo facesse pesare, l’inadeguatezza era proprio parte di lui, e se le cose tendevano ad andare meglio, subito doveva trovare qualcosa per esternare un bel pianto, bastava che la punta del lapis lo abbandonasse mentre scriveva sotto dettatura o che alla lavagna iniziassero a scrivere un secondo rigo mentre lui era ancora al primo. A niente valevano gli incoraggiamenti di tutti, non era quello che succedeva era ciò che dentro di lui rodeva come un tarlo, un’ansia continua che oscurava la sua intelligenza che sarebbe stata sicuramente brillante. Aveva logica da vendere e una certo caratterino per niente remissivo, che ogni tanto emergeva tra una lacrima e l’altra, per poi assopirsi in non si sa quale recondito spazio di sé.
Dichiarava apertamente di voler fare lo spazzino, figlio di laureati sentiva di non poterne seguire le orme, lo studio con tutte le ansie  che comportava non era per lui, lo spazzino gli sembrava un lavoro quieto, con poche pretese scolastiche poiché voleva evitare qualsiasi sforzo mentale, e quando qualcuno un giorno gli aveva detto:
-Farai lo spazzino-. Per lui era stata una buona cosa scoprire che quel lavoro era adatto a lui;quella era diventata la sua aspirazione, ma dopo le medie aveva scoperto che il semplice spazzino si era trasformato in operatore ecologico e  che doveva avere un diploma.
Era andato al liceo, come avevano voluto i suoi; non piangeva più, ma era anche peggio, diventava rosso come un tacchino e doveva inghiottire a ripetizione per cacciare indietro le lacrime, visto che non voleva diventare  lo zimbello di quei ragazzi pronti a cercare vittime da mettere in berlina, già lo aveva capito a sue spese alla scuola media.Finalmente maggiorenne una mattina improvvisamente riaffiorò “il caratterino”, si rifiutò di andare a scuola, abbandonò gli studi, andò a vivere nella casa dei nonni mantenendosi con lavoretti saltuari di qualsiasi genere, i suoi erano disperati, ma lui  finalmente aveva trovato una dimensione di vita accettabile. Aveva cominciato a cucinarsi, diventando sempre più abile; gli piaceva fare le cose per bene anche se si sedeva da solo a tavola. Quella sera si  era preparato una cenetta davvero speciale, gustò con calma tradizione e novità, poi accese il computer e riempì la scheda per iscriversi alle selezioni di Master chef, era pronto per una nuova vita, la sua.
PISAREI E FASO

Ingredienti per 4 persone:  pisarei, 400g di pomodori maturi o passata, 200g di fagioli borlotti secchi o 400g freschi, olio extravergine q.b., lardo o pancetta 30g, 1 cipolla, prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, parmigiano grattato q.b., sale e pepe, basilico q.b.

Cuocere i fagioli con mezza cipolla ed un cucchiaio d’olio.

Immergere i pomodori per circa 20 secondi nell’acqua bollente, scolarli, farli intiepidire, poi pelarli e ridurli a pezzetti anche con l’aiuto del robot.
Tritare la cipolla e il prezzemolo con l'aglio
Rosolare in olio  la cipolla.


Aggiungere il lardo ed il trito di prezzemolo e aglio.

 Unire il pomodoro, il basilico, il pepe ed aggiustare di sale. Lasciar cuocere il sugo per circa 15’.

Aggiungere i fagioli con circa  un bicchiere del loro brodo di cottura, far insaporire.

 Buttare i pisarei in acqua bollente salata, 

e una volta riaffiorati in superficie, scolarli al dente con una schiumarola dall’acqua di cottura;

Metterli nel sugo di fagioli.  

Servire con parmigiano, un filo d’olio crudo e pepe macinato fresco.



Per i pisarei: 400g di farina 00. 250g di pangrattato, un pizzico di sale, acqua di cottura dei fagioli q.b.
Per preparare i pisarei, versare in una ciotola il pangrattato e unire la farina. 

Aggiungere il sale e via via l’acqua calda di cottura dei fagioli-
Necessaria ad ottenere un impasto omogeneo, elastico e morbido . 


Avvolgere l'impasto nella pellicola trasparente e lasciar riposare almeno un'ora. Staccare delle piccole porzioni di pasta e con il palmo delle mani creare dei piccoli filoncini dello spessore di una matita.

Dividerli in tanti pezzettini della grandezza di un fagiolo, pigiare al centro il pollice (da qui il nome pisarei), 



in modo da ottenere uno gnocchetto dall’interno vuoto. 


Nelle varianti per la preparazione dei pisarei esistono anche ricette che prevedono l’utilizzo di uova nell’impasto oppure l’aggiunta di latte, anche le proporzioni tra farina e pan grattato variano secondo la tradizione di ogni famiglia. Farli asciugare su di un canovaccio pulito.



 SPIEDINO DI VERDURE GRIGLIATE

Ingredienti per 4 persone:
 2 peperoni,  40g di olive,1 spicchio d’aglio, 1 piccola cipolla, 40g di capperi, 30g di uvetta(se gradita),2 pomodori maturi, olio, sale, pepe o peperoncino.

Grigliare i peperoni interi, chiuderli in un sacchetto e far raffreddare, spellarli e tagliarli ciascuno in 4 falde. 

Tritare cipolla e aglio,cuocere in olio, unire  i pomodori, il sale , il pepe o il peperoncino, finché si otterrà un sughetto denso. Tritare olive e capperi ed unirli al sughetto, aggiungere l’uvetta. Riempire le falde di peperone ed arrotolarle formando degli involtini.
2 melanzane, 1 spicchio d’aglio, 3 cucchiai di pangrattato, 3 cucchiai di formaggio grattato, 3 cucchiai di olio extravergine.
 
Lavare le melanzane a affettarle in lunghezza con 1 cm di spessore, salarle e lasciar scolare per almeno 15’. Sciacquarle ed asciugarle. Cuocerle su una griglia o in forno.

Tritare l’aglio ed amalgamarlo al pangrattato, al  parmigiano e all’olio.
Passare le fette di melanzane nel preparato e cuocere in forno  fino a doratura, Arrotolare ogni fetta.


       
 16 champignon, 1 peperone rosso, 2 spicchi d’aglio, olio extravergine d’oliva circa 75ml, prezzemolo q,b,1/2 lime.

Lavare il lime, grattugiare la scorza e spremere il succo,
Lavare il prezzemolo ,asciugarlo e tritarlo.
Tritare il peperone e l’aglio.
In una terrina unire peperone, aglio, scorza e succo di lime, prezzemolo e olio. Mescolare, insaporire con sale e pepe e mettere da parte.
Mondare i funghi champignon, cuocerli su una griglia circa 4 minuti per parte.
Disporre i funghi in una terrina preriscaldato, versare sopra il condimento e lasciar raffreddare a temperatura ambiente.


Disporre le verdure alternate in spiedini di legno, si possono servire come antipasto o come contorno.




TORTA DI FRUTTA E MIRTILLI DI MIRELLA

Ingredienti per una tortiera da 24cm di diametro: 5 mele circa 600g (ananas o pesche), il succo di un limone,50g di mandorle a lamelle, 300g di farina 00, 150g di mandorle(o mandorle e nocciole), 2 cucchiaini di lievito per dolci, 375g di zucchero, 3 uova, 225g di burro (o 2 dita d’olio di riso + 1 yogurt) 100g di mirtilli(anche surgelati e sgocciolati ), un pizzico di sale.

Imburrare lo stampo e cospargerlo con un po' del trito di mandorle e nocciole.

Sbucciare le mele e tagliarle a piccoli pezzi, bagnare con succo di limone.

Tostare in un padellino le mandorle a lamelle.

Mescolare la farina con le mandorle e le nocciole tritate, il lievito, lo zucchero e il sale.

Fondere il burro.
Sbattere le uova finché sono spumose.
Amalgamare al composto di farina l'uovo montato e il burro fuso(o olio e yogurt).

Unire all’impasto le mele.

Mescolare per amalgamare.

 Mettere nella tortiera 1/3 di impasto.Stendere bene con una spatola la  dose di impasto.

Disporre sopra metà mirtilli, aggiungere ancora 1/3 di impasto e sopra il resto dei mirtilli e per ultimo ancora impasto.
Cuocere la torta 1h e 10’ a 170°.
Sbattere un chiaro d’uovo con poco zucchero finchè diventa bianco e schiumoso.

5 minuti prima della fine della cottura, togliere dal forno e spennellare il dolce con la glassa.

Disporre le mandorle a scaglie e mettere in forno gli ultimi 5’ .

Prima di sformare aspettare circa  15’. Sformare.
Una volta fredda cospargere la torta con zucchero a velo vanigliato.

La torta risulta umida all'interno per la presenza della frutta ma molto delicata e di buon sapore.

martedì 24 settembre 2013

Eredità in rosso

Aveva perso il lavoro poco dopo la morte di suo padre; si era trasferita al paese nella casa di famiglia per ridurre al minimo le spese, in attesa di un nuovo lavoro.
Si era trovata a  dover improvvisamente gestire tutti quegli ettari di terreno ereditati, in gran parte coltivati a pomodoro, proprio nel momento della stagione di raccolto.
Una mattina mentre guardava la  sua  rossa eredità fare capolino verso il sole aveva visto arrivare un gruppo di uomini; confidavano nel consueto lavoro stagionale; pensavano di trovare il vecchio proprietario che li lasciava dormire nella rimessa. Non si era resa conto dell’ esistenza  di quelle brandine accatastate in un angolo dell’ampio locale; in poche ore  avevano sistemato il loro dormitorio; aveva anche scoperto la presenza di un piccolo bagno ben accessoriato.  Era tanto tempo che aveva lasciato la casa e nelle sue sporadiche visite non aveva mai pensato di ispezionare la tenuta.
Quegli stranieri saltuari l’avevano aiutata ad organizzare la raccolta e tutto era andato liscio. Guardava i loro corpi muscolosi sotto il sole, lucidi di sudore, chini  su quei frutti che  deponevano con cura nelle cassette. Si sentiva imbarazzata di fronte a loro, sembravano conoscere quella terra e quel raccolto meglio di lei.
La sera sotto al portico ricordava i tempi in cui  arrivavano uomini e donne dal paese o da quelli limitrofi per racimolare qualche soldo. Suo padre era molto generoso e sua madre esperta   cuoca preparava grandi cene o pranzi a base di pomodoro, per tutti era festa e la stanchezza si spengeva con canti, scherzi, risa e balli. Lei, adesso, mangiava sola sotto al portico i pomodori che aveva cucinato con cura, proprio come le aveva insegnato sua madre, con qualche moderna variante.
Lei unica donna, non osava intrattenersi a dialogare con loro, benché alcuni parlassero bene la lingua. Sentiva le loro voci e il profumo speziato della loro cucina.
Ormai la stagione stava per finire, presto si sarebbero incamminati pronti a tendere le mani altrove.
Loro senza patria, lei in una patria assente.


GASPACHO ANDALUSO

Ingredienti per 6 persone: 600g di pomodori ben maturi, 80g di cetriolo, 100g di peperone verde, 50g di cipolla bianca, 1 spicchio d’aglio piccolo, 50 g di mollica di pane raffermo, circa 200m l d’olio extravergine, 50ml di aceto di mele, circa 500ml di acqua ghiacciata, fleur de sel, pepe macinato fresco.

Immergere i pomodori per circa 20 secondi nell’acqua bollente, scolarli, farli intiepidire, poi pelarli e tagliarli a pezzetti.

Pelare la cipolla, l'aglio e il cetriolo.
Togliere il picciolo e i semi al peperone.
Tagliare tutte le verdure a pezzi.

Bagnare la mollica di pane con l’aceto.
Mettere mollica e le verdure in un contenitore ermetico, salare e lasciar macerare per una notte in frigorifero.

Travasare tutto nella ciotola del robot e frullare unendo lentamente  l’olio fino ad ottenere una crema.
Continuare a frullare diluendo con l’acqua ghiacciata, aggiungendola in base alla fluidità desiderata. Assaggiare ed aggiustare di sale e pepe.


 Servire il gaspacho ben freddo in fondine, accompagnare in tavola con bastoncini o dadini di cetriolo, peperone, sedano, pane a dadini saltato in padella con olio, spicchietti di uovo sodo.



 Oppure servire in  bicchieri grandi da cocktail accompagnando con coste di sedano
 e pepe macinato fresco.

POMODORI E PANE

Ingredienti per 4 persone: 8 pomodori tondi, maturi e sodi, 150g di pane leggermente raffermo, 4 uova, una cipolla rossa, un mazzetto di basilico, olio extravergine, sale, pepe.

Lavare i pomodori, asportare a ciascuno la calotta(tenerla da parte) 



e un po’ di polpa interna

 Condire con sale e pepe i pomodori e  lasciarli riposare capovolti per  mezz’ora.
Tritare la polpa e riunirla in una ciotola con il pane a pezzetti(se il pane è molto secco tenerlo prima a bagno nell'acqua per ammorbidirlo un po') e 5 cucchiai d’olio. Salare e far riposare per circa 2 ore.



Stufare in acqua e olio la cipolla tritata finché diventa morbida.
Unire la cipolla  al composto di pane e pomodori insieme alle uova e al basilico lavato e spezzettato, aggiustare di sale, pepare.



Riempire i pomodori con il ripieno preparato, coprire con le calotte e cuocere in forno anche ventilato a 200° per circa  25’ .

Lasciar intiepidire o addirittura raffreddare, irrorare con un filo d’olio e servire.

Con questo ripieno si possono riempire anche melanzane,  peperoni ...



Prima di infornare,se si desidera, si possono spolverizzare le verdure con del parmigiano grattato.
Ma anche fare piccoli soufflé.


POMODORI SOUFFLÈ

Ingredienti per 4 persone: 8 pomodori tondi, maturi e sodi, 4 uova, una cipolla, un cucchiaio di farina ,2 cucchiai di parmigiano, un cucchiaio di pane grattato,  origano fresco, basilico, timo, 1 foglia d’alloro sale , pepe, olio extravergine, prezzemolo.

Stufare in olio e acqua la cipolla tritata.
Togliere la calotta ai pomodori, svuotarli un poco. Condire con sale e pepe i pomodori e  lasciarli riposare capovolti per  mezz’ora.
Tritare le calotte liberate dalla buccia e la polpa asportata ed aggiungere alla cipolla, salare, pepare e profumare con le erbe aromatiche. Cuocere per far addensare il sugo.

Togliere dal fuoco, eliminare la foglia d’alloro, aggiungere la farina, il parmigiano, il pangrattato e un piccolo trito di prezzemolo.
Legare il composto con 2 uova e 2 tuorli.
A parte montare a neve i due albumi rimasti ed incorporarli al composto.

Riempire i pomodori e disporli in una pirofila unta.
Infornare a 180° per circa 40 minuti.



Servire tiepidi.
Con questo ripieno si possono farcire melanzane, peperoni,
 ma anche fare piccoli soufflé.