lunedì 18 ottobre 2010

La Iolanda

La Iolanda, così la chiamavamo per l’abitudine tutta toscana di mettere l’articolo davanti al nome, era intelligente, simpatica, moderna per il suo tempo, per ubbidire ai suoi genitori e non deluderli aveva sacrificato i suoi più profondi desideri di donna e l’amore, anche se io l’ho saputo molti anni dopo, quando la mia infanzia era ormai lontana.
Iolanda viveva con il marito e i suoi tre figli maschi in una moderna baiadera, con la cucina all’americana, il frigorifero e la televisione, allora io pensavo che non potesse esistere casa più bella.
Il maggiore dei suoi figli era il mio più caro amico d’infanzia.
Lei mi conosceva bene, aveva capito che c’era tra noi una certa affinità, ero la “femmina” che avrebbe voluto avere ed io varie volte ho desiderato che fosse mia madre.
Possedevano anche un’automobile; la domenica salivo in macchina con quella mia seconda famiglia, così uscivo dall’aia, con loro ho visto per la prima volta il mare e un po’ di mondo.
Iolanda ha saputo starmi vicino in modo discreto nei momenti difficili, conoscendo e rispettando il mio orgoglio, infilandomi, di nascosto, nella tasca del cappotto, la colazione per scuola, lavando il grembiule bianco, che faceva comparire, come per incanto, candido e ben stirato il lunedì mattina steso sul mio letto.
Era figlia di albergatori, cucinava bene e i suoi piatti erano insoliti per i tempi di allora in cui i cibi erano piuttosto ripetitivi e tradizionali.
Io adoravo il suo pollo ”sott’è”, lo cucino da una vita ma non l’ho mai scritto, chissà come lo avrebbe scritto Iolanda!
Siamo sempre riuscite a comunicare con sincerità, fra noi perduravano stima e comprensione anche quando lei era nonna ed io ormai mamma.
Adesso al posto della baiadera c’è un palazzo ma Iolanda sarà per sempre nel mio cuore.


POLLO SOTT' E'

Ingredienti: 1 pollo spellato e fatto a pezzi(si possono utilizzare anche petto o cosce o sovraccosce), farina q.b, brodo di carne,2 limoni, olio extravergine, sale, pepe.

Spellare il pollo e tagliarlo a pezzi.
Sbucciare i limoni con un pelapatate togliendo la parte gialla che va tagliata a julienne.
Spremere i due limoni.
Infarinare bene i pezzetti di pollo
.
Mettere al fuoco una casseruola con olio, adagiare il pollo nell’olio freddo.
Far rosolare i pezzetti di pollo lasciandoli colorire bene, salare, pepare.Spolverizzare di farina, unire il succo dei limoni ed il brodo. Coprire e portare a cottura il pollo, se necessario aggiungere altro brodo, dovrà formarsi una salsa piuttosto densa e cremosa. Questa la ricetta di Iolanda.
Ho aggiunto questa parte semplicemente decorativa.
Mettere in una padella poca acqua, scottare appena la julienne di scorza di limone, eliminare l’acqua, aggiungere un pizzico di zucchero, far candire leggermente la scorza, completare con un pizzico di sale, togliere dal fuoco e far asciugare.Servire il pollo con il suo denso sughetto e decorare con le scorzette a julienne candite.

4 commenti:

  1. Ricetta dal sapore antico questa, molto particolare, ma la storia di Jolanda ed i tuoi ricordi sono davvero intrisi di affetto, gratitudine ed amore. Queste sono sempre e ancora le cose importanti della vita (unitamente al buon pollo naturalmente!)
    Luciana

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  2. La ricetta di pollo più buona del mondo !

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Verissimo! E Iolanda lo cucinava in modo unico.

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