lunedì 16 agosto 2010

Emanuela ed io

Conobbi Emanuela sull’autobus e fra noi fu subito simpatia, io studentessa alle Magistrali lei neo diplomata alle prime armi con il suo ruolo di maestra.
Anni più tardi ci incontrammo per caso in strada, si era sposata e, fatalità, era venuta ad abitare nella mia stessa via.
Cominciarono saltuariamente i nostri incontri culinari nei quali sperimentavamo ricette e i primi moderni attrezzi da cucina come robot e frullino elettrico.
Gli anni sono passati, la famiglia ci ha chiesto tempo ed energie lasciandoci poco spazio per i “giochi” ma abbiamo cercato di non disperdere la nostra amicizia.
Direi che ci siamo riuscite.
Adesso possiamo permetterci di passare qualche giorno insieme, in quei momenti la noia non abita con noi, riusciamo a parlare, uscire per lo shopping e cucinare senza che l’interesse e il gusto di stare insieme abbia cedimenti.
Le ore del giorno non ci bastano per tutto ciò che teniamo in serbo di fare nei nostri incontri quindi occupiamo anche parte di quelle della notte.
Le due di notte arrivano in un soffio, quasi timorose di ledere la decenza, decidiamo di farci una camomilla per interrompere le nostre brame in cucina.
Spengiamo forno e fornelli ma, dopo la prima buonanotte, già decidiamo il da farsi di quel nuovo giorno.
Sandro, suo marito, assiste a questi nostri appuntamenti in punta di piedi, appare alle ore dei pasti, sostenendo che con due cuoche in cucina rischia il digiuno ed ha ragione perché la sua pastasciutta è la nostra ultima preoccupazione!
Assaggia dubbioso i nostri esperimenti poi sparisce di nuovo, consolandosi con la sua Stella che non lo abbandona, fedele come sempre.


Per evitare fraintesi…..






Sandro e Stella



















Emanuela fa una crostata la cui bontà l’ha resa famosa fra amici e conoscenti.
Dopo che l’ha impastata davanti ai miei occhi mi rammarico di non aver fatto le foto e lei afferma:

-Che problema c’è, ne facciamo un’altra!
Non deve fare meraviglia, così siamo, io e lei insieme.
La seconda volta catturo le immagini.




LA CROSTATA DI EMANUELA
Ingredienti:
200g di burro, 200g di zucchero, un pizzico di sale, 1 bustina di lievito per dolci, 3 uova, circa 500g di farina (Emanuela dice:- Finché l’impasto la prende, ho dato l’indicazione del peso per facilitare chi vuol provare a farla).

Mettere in una ciotola il burro(fig. 1), il pizzico di sale(fig. 2), lo zucchero(fig. 3), lavorare con una forchetta finché il burro avrà incorporato lo zucchero(fig. 4 e fig. 5).
Aggiungere le uova (fig. 6 ) e poca farina (fig. 7).
Continuare a lavorare con la forchetta (fig. 8), unire il lievito (fig. 9) e a poco a poco altra farina (fig. 10).
Quando non si riesce più a lavorare il composto con la forchetta continuare con le mani (fig. 11) aggiungendo l’ultima parte di farina.
Lavorare finché il composto non è bel amalgamato, morbido ma non troppo appiccicoso (fig. 12).Formare una palla ed avvolgere con la pellicola ( fig. 13).
Far riposare in frigorifero per qualche ora.
Si può conservare anche in freezer.
Per realizzare la crostata stendere la pasta su carta forno(fig.14), metterla con la carta nella teglia di cottura, farcire di marmellata(fig.15).
Fare delle strisce di pasta larghe circa 2cm, disporle sulla crostata(fig.16, fig 17) e cuocere in forno a 180° per circa 20/25 minuti nel forno ventilato(fig.18) o 25/30 minuti in quello statico.
Far intiepidire poi sformare(fig.19).
Spolverizzare di zucchero vanigliato(fig. 20).




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